Acquedotto

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venerdì 10 luglio 2015

Luigi Ignazio Adorno: l’ultimo argine di Avola contro l’invasione anglo-americana




Luigi Ignazio Adorno, nato a Noto il 17 agosto 1917, è stato un valoroso militare italiano.
Prima dello scoppio della guerra, Adorno stava per laurearsi in Giurisprudenza, forse sarebbe diventato un brillante avvocato vista la sua ferrea tenacia.
Il suo coraggio emerse quando le truppe anglo-americane sbarcarono in Sicilia, era il 10 luglio 1943, l’operazione Husky era già scattata.


Adorno era il comandante di un posto di blocco costiero nei pressi di Avola, precisamente a Santa Venerina. Aveva a disposizione soltanto 22 uomini quando un fonogramma dal Maggiore Umberto Fontamaggi lo invitava a una “resistenza a oltranza”.
Resistere era un’impresa senza speranza. Ma il sentimento patriottico era più forte della morte in faccia.
Durante lo scontro, gli uomini di Adorno morivano uno dopo l’altro, lo stesso comandante fu ferito al petto, ma continuò a combattere sino alla fine: con una mano parava il sangue che sgorgava dal petto e con l’altra sparava ai suoi nemici.
 La superiorità numerica inglese era considerevole, la sconfitta per Adorno e compagni era prevedibile. Il numero dei morti nel bilancio finale parla da solo, e non può che rendere onore alla “resistenza a oltranza” di Adorno e i suoi: 14 morti italiani da una parte, 105 morti inglesi dall’altra.
Nel 1947, lo Stato gli concesse giustamente la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.