Acquedotto

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martedì 11 agosto 2015

Alfredo Santino Lutri, il motociclista che si sacrificò nell’Operazione Barbarossa





Alfredo Santino Lutri, nacque il primo Novembre 1918, a Trebisacce, in Calabria.
All’età di 21 anni, fu arruolato nel 11° Reggimento Bersaglieri, e due anni più tardi fu inviato nella disastrosa campagna di Russia, meglio nota come Operazione Barbarossa.


In Russia, Lutri aveva il compito di perlustrare le zone a bordo di una moto Guzzi.
Era l’11 agosto 1941 quando Lutri fu intercettato dai nemici russi nei pressi Pokrowskoje, in Ucraina. Anche quel giorno era regolarmente sulla sua moto Guzzi, sulla stessa sella, dietro di lui, c’era anche Germano Narduzzi. I russi aprirono il fuoco sui due militari italiani, che furono gravemente feriti.
Il giovane bersagliere, nonostante le ferite provocate dai proiettili, portò in salvo Narduzzi, precipitandosi verso il resto della Compagnia per avvisare del pericolo russo.
Lutri, sanguinante, si rifiutò di esser curato prima di Narduzzi dai medici. Il giovane bersagliere si sacrificò per l’amico commilitone, infatti, dopo pochi minuti morì.
Il sacrificio di Lutri non solo salvò Narduzzi, ma avvisò il resto della compagni dell’eventuale pericolo russo. Per queste sue gesta si meritò la Medaglia d’oro al valor militare.