Acquedotto

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martedì 4 agosto 2015

Gerhard Gentzen, matematico che morì di fame in un campo di prigionia





Gerhard Gentzen fu un matematico tedesco. I suoi studi portarono risultati importanti sulla deduzione naturale e sul calcolo dei sequenti.
Nel 1933 ottenne il dottorato, ma nel 1935 attirò l’attenzione del sindacato degli insegnanti nazisti, che scoprirono una corrispondenza con Abraham Fraenkel a Gerusalemme.

Tuttavia i suoi studi andarono avanti, anche perché il matematico aderì al nazismo nel 1937, rispettando il programma del giuramento di fedeltà ad Adolf Hitler.

Gentzen fu costretto a interrompere i propri studi quando scoppiò la guerra, prestò servizio militare sino al 1941 occupandosi di telecomunicazioni. Riuscì a congedarsi per motivi di salute.
Nel 1943 poté riprende il suo lavoro di studioso, ottenendo una cattedra all’Università di Praga.
La sua quiete fu interrotta il 5 maggio 1945, in seguito alla rivolta dei praghesi che, sostenuti dalle truppe russe, cominciarono la caccia al tedesco.
Gentzen pagò a caro prezzo le sue vecchie adesioni al nazismo, venne rinchiuso in un campo di prigionia a Praga, dove morì per denutrizione, cioè per fame indotta.