Acquedotto

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martedì 4 agosto 2015

Don Aldo Mei, predicava amore e fu fucilato dalle SS con 28 colpi di fucile







Don Aldo Mei nacque a Ruota, nel comune di Capannori, il 3 marzo 1912.
Sin da giovane intraprese il cammino ecclesiastico, e nel 1935 diventò sacerdote e poi parroco di Fiano, nel comune di Pescaglia (Lucca).


Identificare il parroco Mei come martire della Resistenza è un errore. Don Mei non fu un parroco partigiano, ma fu un parroco con un cuore grande, che a prescindere dai colori politici offrì solidarietà e aiuto a chiunque bussò alla sua porta.
Le porte della sua chiesa erano aperte a tutti: partigiani, ex fascisti, perseguitati politici ed ebrei.

Purtroppo il 2 agosto 1944, alla sua porta non bussarono dei bisognosi, ma spietate SS.
I nazisti prelevarono il parroco dalla sua chiesa per portarlo nella Pia Casa sempre a Lucca.
Lì subì un processo sommario dai nazisti, che lo accusarono di aver dato rifugio a un ebreo, con quest’accusa fu condannato a morte.

La notte del 4 Agosto, Don Mei fu condotto verso Porta Elisa, sotto gli spalti delle mura cittadine. Lì le SS gli ordinarono di scavarsi la fossa e poi gli si pose di fronte il plotone di esecuzione. Prima di morire il parroco perdonò e benedì i suoi carnefici, che lo giustiziarono con 28 colpi di fucile.