Don Aldo Mei nacque a Ruota, nel comune di Capannori, il 3
marzo 1912.
Sin da giovane intraprese il cammino ecclesiastico, e nel
1935 diventò sacerdote e poi parroco di Fiano, nel comune di Pescaglia (Lucca).
Identificare il parroco Mei come martire della Resistenza è
un errore. Don Mei non fu un parroco partigiano, ma fu un parroco con un cuore
grande, che a prescindere dai colori politici offrì solidarietà e aiuto a
chiunque bussò alla sua porta.
Le porte della sua chiesa erano aperte a tutti: partigiani,
ex fascisti, perseguitati politici ed ebrei.
Purtroppo il 2 agosto 1944, alla sua porta non bussarono dei
bisognosi, ma spietate SS.
I nazisti prelevarono il parroco dalla sua chiesa per
portarlo nella Pia Casa sempre a Lucca.
Lì subì un processo sommario dai nazisti, che lo accusarono
di aver dato rifugio a un ebreo, con quest’accusa fu condannato a morte.
La notte del 4 Agosto, Don Mei fu condotto verso Porta
Elisa, sotto gli spalti delle mura cittadine. Lì le SS gli ordinarono di
scavarsi la fossa e poi gli si pose di fronte il plotone di esecuzione. Prima
di morire il parroco perdonò e benedì i suoi carnefici, che lo giustiziarono
con 28 colpi di fucile.