Acquedotto

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venerdì 14 agosto 2015

Italia contro gli italiani, il Massacro di Pontelandolfo e Casalduni



Quanti morti fece il Reggio Esercito a Pontelandolfo e Casalduni? Ancora non è dato saperlo, c’è chi dice centinaia se non addirittura migliaia.
La strage si verificò il 14 agosto 1861, la provincia di Benevento era fresca d’Unità d’Italia, ma il cuore non sempre batteva per il nuovo Re, molti rimpiangevano il regno dei Borboni.
Fra i nostalgici spiccavano i briganti.


Fu proprio il brigante Cosimo Giordano a guidare la brigata Fra Diavolo per riconquistare Pontelandolfo. Era il 7 agosto 1861, le Guardie Nazionali furono uccise e i briganti festeggiarono la nuova libertà proclamando un governo provvisorio.
Altri quaranta ufficiali in ricognizione furono uccisi dal brigante Angelo Pica, la scure della giustizia del generale Enrico Cialdini fu terribile.

Il generale ordinò al Reggio Esercito di entrare a Pontelandolfo e Casalduni e di uccidere tutti, tranne donne, bambini e infermi.
Casalduni si sfollò prima del loro arrivo, invece Pontelandolfo diventò l’inferno in Terra. Il Reggio Esercito diede fuoco alle abitazioni per stanarne gli abitanti, appena questi uscivano venivano uccisi a colpi di fucile, quando finirono le munizioni furono ammazzati a colpi di baionetta.
Donne, ragazze e minorenni, furono seviziate e violentate.
Il Massacro di Pontelandolfo è rimasto per troppi anni in fondo alle pagine buie della storia d’Italia, tuttora non siamo in grado di stimare un bilancio complessivo delle vittime.