Quanti morti fece il Reggio Esercito a Pontelandolfo e
Casalduni? Ancora non è dato saperlo, c’è chi dice centinaia se non addirittura
migliaia.
La strage si verificò il 14 agosto 1861, la provincia di
Benevento era fresca d’Unità d’Italia, ma il cuore non sempre batteva per il
nuovo Re, molti rimpiangevano il regno dei Borboni.
Fra i nostalgici spiccavano i briganti.
Fu proprio il brigante Cosimo Giordano a guidare la brigata
Fra Diavolo per riconquistare Pontelandolfo. Era il 7 agosto 1861, le Guardie
Nazionali furono uccise e i briganti festeggiarono la nuova libertà proclamando
un governo provvisorio.
Altri quaranta ufficiali in ricognizione furono uccisi dal
brigante Angelo Pica, la scure della giustizia del generale Enrico Cialdini fu
terribile.
Il generale ordinò al Reggio Esercito di entrare a
Pontelandolfo e Casalduni e di uccidere tutti, tranne donne, bambini e infermi.
Casalduni si sfollò prima del loro arrivo, invece Pontelandolfo
diventò l’inferno in Terra. Il Reggio Esercito diede fuoco alle abitazioni per
stanarne gli abitanti, appena questi uscivano venivano uccisi a colpi di
fucile, quando finirono le munizioni furono ammazzati a colpi di baionetta.
Donne, ragazze e minorenni, furono seviziate e violentate.
Il Massacro di Pontelandolfo è rimasto per troppi anni in fondo alle
pagine buie della storia d’Italia, tuttora non siamo in grado di stimare un
bilancio complessivo delle vittime.